Noi siamo l’Altro Comuneee!

Eh sì abbiamo occupato la Basilica Palladiana, il simbolo di Vicenza nel mondo, perchè è per questo monumento che Vicenza venga conosciuta nel mondo e non certo per la presenza di basi militari. E' stata un'iniziativa bellissima, piena di emozioni. Il tutto è cominciato mercoledì nel tardo pomeriggio quando una ventina circa di persone, tra cui chi sta scrivendo, siamo entrati in basilica. L'abbiamo occupata per far nascere l'Altro Comune, quello che vuole partecipazione, democrazia a differenza del Circo Comunale che si svolge in Sala Bernarda.La Basilica è chiusa al pubblico per lavori di restauro ed infatti abbiamo trovato un trabatello, l'impalcatura nel retro, attrezzi da lavoro, bancali ed altro che non abbiamo minimamente toccato, lasciando tutto com'era. Una volta chiuso il cancello abbiamo attaccato gli striscioni sulla balaustra, mentre sempre più gente si radunava sotto la Basilica sedendosi sui gradoni fuori dal cancello. Abbiamo appeso gli striscioni del corteo del 17 febbraio, il bandierone della Pace, bandiere No Dal Molin e della Pace. E' stato molto rassicurante per noi vedere arrivare molta gente a sostegno, si vede che la comunicazione ha girato molto in fretta. Quando abbiamo notato che la situazione era tutto sommato sotto controllo, abbiamo sistemato i sacchi a pelo, da sotto ci passavano da mangiare e bere, insomma ci siamo organizzati per passare la notte. E' vero che noi eravamo su chiusi dentro ma vanno fatti dei grandi complimenti a chi è stato fuori la Basilica, che ci ha passato di tutto, presidiato fuori dalla basilica tutta la notte, mantenuto i rapporti con la città e con la stampa. Verso le 10 è cominciato uno spettacolo di teatro di strada, c'è stato il tempo di un concertino dei Vertical, mentre i giocolieri animavano la piazza. Dopo questa fase diciamo festosa, è iniziata la notte. La maggior parte di noi ha dormito per terra, il resto è rimasto sveglio a presidiare le varie entrate in modo tale da non farsi trovare alla sprovvista in caso di sgombero o di provocazioni. Devo dire che appena entrato nella Basilica mi sembrava molto grande come posto, sarà stato il senso di chiusura, ma con il passare delle ore sembrava sempre più piccolo come spazio. La più grande sorpresa è stata trovare il bagno aperto con tanto di water, lavandino e specchi. Noi ci eravamo portati via il bagno chimico da campeggio, ma ci è andata di lusso. Le prime ore della mattina, dalle 5 circa in poi, fino all'arrivo del mercato poteva essere il momento più probabile dello sgombero e quindi eravamo praticamente tutti svegli e a darci man forte sono arrivate molte persone che hanno ingrossato il gruppo che ha presidiato l'esterno della Basilica tutta la notte. Dopo aver bevuto caffè e thè c'è stato perfino il tempo di vedere i soldati americani, che correvano e facevano esercizi in piazza. Numerosi sono stati gli  "op op op op op", gli "un due un due un due", i "go home" e "stop global war" gridati sia da sopra che dalla piazza. La mattinata è stato il momento della lettura dei giornali e quindi delle dichiarazioni di Hullweck e Sorrentino che ci hanno definiti "terroristi". Patetici, ormai non sono più che pesci pigliare. A mezzogiorno quindi abbiamo lanciato una conferenza stampa dove tutti gli occupanti a volto scoperto sono venuti sui gradoni, perchè non abbiamo nulla da nascondere e lottiamo alla luce del sole. Chi avrà visto poi le foto sul giornale di oggi si è reso conto che in Basilica c'erano donne, uomini e ragazzi/e di tutte le età e non certo pericolosi militanti di organizzazioni terroristiche. Insomma chi pensava di aver finalmente trovato Bin Laden e il Mullah Omar è rimasto deluso. Il pomeriggio non passava più, sia perchè eravamo comunque all'erta nel caso di un evenutale sgombero, sia perchè attendavamo l'arrivo del corteo in piazza. Nel frattempo giù ragazzi tentavano di imparare i numeri di giocoleria e gli operai del comune mettevano le transenne per chiudere il Circo Comunale "Sala Bernarda". L'abbiamo detto in piazza e lo ribadisco qua: le transenne le abbiamo richieste noi dell'Altro Comune. Abbiamo paura che quei pagliacci del Circo vadano in giro per la città a far danni. Che rimangano chiusi là. Poi di solito al Circo paghi il biglietto e non ti chiedono i documenti, mentre ieri per la prima volta al Circo Comunale venivano chiesti i documenti e trascritte le generalità di ci voleva assistere al solito spettacolo circense. Al di là della parodia l'unica risposta che sanno dare al dissenso e alla richiesta di più democrazia dei cittadini, questi rispondono solo con transenne, consigli a porte chiuse e documenti. Comunque a parte questa parentesi devo confessare che è stato molto emozionante vedere dall'alto sbucare in piazza oltre 1000 persone in corteo, arrivare sotto di noi applaudirci e lanciare tutti assieme un mitico conto alla rovescia. Ma il tocco di classe è stata la nostra uscita dalla Basilica. Noi avevamo promesso che all'arrivo del corteo saremmo usciti e abbiamo mantenuto la parola. Sui gradoni ad attenderci c'era il bandierone della Pace lungo 10 metri, siamo usciti sotto il bandierone e coperti da esso abbiamo fatto il nostro ingresso in piazza sulle note di Maracaibo. Insomma chi pensava che il movimento No Dal Molin fosse in crisi, che ci fossimo rassegnati, che fossimo quattro gatti è rimasto ancora deluso. E non finisce qui…

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