quei dodici punti che danno i brividi

non c'è da stupirsi che in Val di Susa abbiano bruciato le bandiere dei Verdi.

Riportiamo dal Corriere del 22 febbraio i dodici punti della vergogna, che sanciscono la distanza tra movimenti e partiti.

I dodici punti «non negoziabili»
Il piano del presidente del Consiglio per il rilancio dell'azione di governo
ROMA – I dodici punti del documento presentati da Romano Prodi «sono prioritari e non negoziabili». Lo afferma lo stesso il premier nel documento diffuso ai segretari dell'Unione per il rilancio dell'azione di governo.
1. «Rispetto degli impegni internazionali e di pace. Sostegno costante alle iniziative di politica estera e di difesa stabilite in ambito Onu ed ai nostri impegni internazionali, derivanti dall'appartenenza all'Unione Europea e all'Alleanza Atlantica, con riferimento anche al nostro attuale impegno nella missione in Afghanistan. Una incisiva azione per il sostegno e la valorizzazione del patrimonio rappresentato dalle comunità italiane all'estero». Al primo punto, ovviamente, la svendita di Vicenza, con tutti i ministri che hanno fatto rientrare la loro "crisi adolescenziale". che tristezza. In presidio c'è anche chi commenta questo punto in maniera ottimista, sotendendo che mentre nel caso della Tav si parla espressamente della Torino Lione, qui vicenza non viene nominata. a sembra troppo strano per stare allegri e leggendo tra le righe si capisce proprio bene che questo primo monito è rivolto a noi.
2. «Impegno forte per la cultura, scuola, università, ricerca e innovazione». Ovvero tutto e il conttrario di tutto. stupisce quanto generico sia questo punto rispetto al precedente. O forse per spazio alla ricerca si intende L'università americana che gli States hanno intenzione diimporci/regalarci a Vicenza, in cambio del dal Molin.
3. «Rapida attuazione del piano infrastrutturale e in particolare ai corridoi europei (compresa la Torino-Lione). Impegno sulla mobilità sostenibile». Un punto che è veramente un ossimoro. Una contraddizione in termini che, aggiunta al punto che segue, fa proprio mettere le mani nei capelli. il patto di Mutuo soccorso avrà da lavorare….
4. «Programma per l'efficienza e la diversificazione delle fonti energetiche: fonti rinnovabili e localizzazione e realizzazione rigassificatori».
5. «Prosecuzione dell'azione di liberalizzazioni e di tutela del cittadino consumatore nell'ambito dei servizi e delle professioni».
6. «Attenzione permanente e impegno concreto a favore del Mezzogiorno, a partire dalla sicurezza». Del tipo? lotta alla mafia? no, ma forse si parla degli stadi…
7. «Azione concreta e immediata di riduzione significativa della spesa pubblica e della spesa legata alle attività politiche e istituzionali (costi della politica)».
8. «Riordino del sistema previdenziale con grande attenzione alle compatibilità finanziarie e privilegiando le pensioni basse e i giovani. Con l'impegno a reperire una quota delle risorse necessarie attraverso una razionalizzazione della spesa che passa attraverso anche l'unificazione degli enti previdenziali».
9. «Rilancio delle politiche a sostegno della famiglia attraverso l'estensione universale di assegni familiari più corposi e un piano concreto di aumento significativo degli asili nido».
10. «Rapida soluzione della incompatibilità tra incarichi, di governo e parlamentari, secondo le modalità già concordate».
11. «Il portavoce del presidente, al fine di dare maggiore coerenza alla comunicazione, assume il ruolo di portavoce dell'esecutivo».
12. «In coerenza con tale principio, per assicurare piena efficacia all'azione di governo, al presidente del Consiglio è riconosciuta l'autorità di esprimere in maniera unitaria la posizione del governo stesso in caso di contrasto».Ah, perchè finora non era così? Prodi chiama da Bucarest e dà il diktat sulla base…ah, ma può essere ancora peggio di così?
Bene, sempre più scandalosi. Sempre peggio. evviva il programma presentato per le elezioni, dunque. Sembra quasi che i politic dicano: scusate, fino a primaera un gioco, fingevamo di fare i pacifisti, gli ambientalisti. Ora via, siamo al governo, è tempo di mettere la testa a posto. turigliatto, ma non avevi ancora capito che bisogna crescere, evolversi? Povero illuso.
22 febbraio 2007
This entry was posted in Generale. Bookmark the permalink.