Il giornale di vicenza ci dà di che pensare

Guardando gli ultimi giorni, ci sono articoli a bizzeffe che meritano.

Soldati Usa scatenati
In 200 ubriachi
sulle piste di FOLGARIA

 

(al. mo.) Una valanga azzurra ma con più le strisce rosse e bianche. Come la bandiera americana. Perché erano tutti militari Usa della 173ª brigata ospitata dalla caserma Ederle i circa duecento pseudo-sciatori che giovedì mattina hanno seminato il panico sulle piste di FOLGARIA, nel Trentino. Duecento sciatori e snowbordisti ubriachi che solo per miracolo non hanno provocato incidenti gravi.
Certo di parole ne hanno prese, i soldati statunitensi in trasferta alpina. Soprattutto da tutti gli altri poveri sciatori che si sono visti arrivare addosso quella specie di sciame impazzito che manco riusciva a fare le curve. Così scontri, scivoloni, strade tagliate, ruzzoloni. Incredibile ma vero, solo un soldato Usa ha riportato qualche contusione dopo essere uscito di pista con lo snowboard.
Insomma a lanciarsi dagli aerei saranno anche bravi, ma sulla neve cadevano malissimo, i duecento pazzi volanti. E quando non succedeva per incapacità tecnica era per il tasso alcolico: un etilometro delle nevi avrebbe fatto una strage.
In mancanza di quello, hanno dovuto dannarsi i carabinieri di servizio sulle piste di FOLGARIA
, che difficilmente scorderanno un giovedì come quello. Compito impossibile: tenere a freno duecento giovanissimi soldati americani ubriachi traballanti sugli sci che fra l’altro parlano anche male l’italiano. E che, probabilmente, si stanno sfogando dopo aver saputo che fra qualche settimana dovranno partire per l’Afghanistan. Decisione presa direttamente dal presidente Bush, che per non mettere in difficoltà il Governo italiano alle prese con il caso Dal Molin ha dirottato la 173esima di stanza alla Ederle prima destinata all’Iraq.
Insomma un gran lavoro, almeno per far calmare i più esagitati che alle 10 della mattina, quando gli sciatori “normali” cominciano a scaldarsi, erano già ubriachi fradici. Figurarsi quando a fare discese pericolose per sè e per gli altri sono interi plotoni. Poi, un po’ per l’azione persuasiva dei carabinieri e un po’ perché oramai anestetizzati dalle birre e dalla fatica, si sono calmati e nel pomeriggio sono risaliti sui cinque autobus, destinazione Vicenza. Gli autisti? Veterani del Vietnam, probabilmente.

avete notato che toni pacati, quasi divertiti, che vengono utilizzati? e se qualcuno cirimaneva secco?

E poi, non credo che una popolazione abbia la tendenza a ubriacarsi più di un'altra. Perchè questi giovani erano presi così? forse il sapere di andare in guerra non è che li fa stare molto sereni? Nooo, m,a sono dei bonaccioni… che ridere….

Ma andiamo avanti

Sette militari Usa coinvolti in vandalismi e aggressioni in due giorni

Risse e misteri, interviene la Setaf
«Nessun legame con il Dal Molin»

Sette militari americani della caserma Ederle coinvolti in vandalismi, risse e misteriose aggressioni in due giorni, fra domenica e lunedì scorsi con tanto di ricovero in ospedale. Una coincidenza inquietante, al punto che il maggiore Ryan Dillon, addetto agli affari pubblici della Setaf, in una nota comparsa sul giornale delle truppe Usa “Stars and Stripes” ha fatto sapere che «non c’è motivo di credere che gli incidenti siano collegati alle recenti tensioni per l’aeroporto Dal Molin» e che «non ci sono elementi che suggeriscano una simile conclusione».
Nessuno degli episodi, su cui stanno indagando sia le autorità militari Usa che quelle italiane, è avvenuto a Vicenza. Il più grave riguarda Jason Funther Gifford, 20 anni, che ha riportato una frattura cranica sbattendo la testa sul pavimento, ha raccontato, dopo una lite a Firenze domenica scorsa. Ma ha chiesto aiuto ai medici solo martedì sera. Operato, ora è nel reparto di terapia intensiva al San Bortolo.
Sempre domenica sera quattro militari della 173 brigata aviotrasportata della Ederle sono stati denunciati dalla Polfer di Venezia dopo che, ubriachi fradici, avevavo rotto le vetrine di alcuni negozi in stazione. Infine altra aggressione misteriosa lunedì notte nella stazione di Padova, quando il militare americano Jakob Wen Melton, 27 anni, con moglie, fratello di lei (anche loro SOLDATI
della Ederle) e i due figlioletti sono finiti al San Bortolo con contusioni varie. Dal poco che si è saputo sarebbero stati aggrediti e derubati di una borsetta da una decina di persone sconosciute, forse statunitensi anche loro.

Le risse tra militari a Vicenza non sono proprio una novità. come già detto sopra, la cosa interessante è capire 2perchè2. cosa porta a tanta aggressività e distruttività. Che peraltro in Patria viene chiamata col suo nome, sindrome da shock post-traumatico, riconosciuta a chi è andata in guerra.

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