….6!

anche oggi molte iniziative in ballo.

Per quanto mi riguarda, torno da milano alle quattro del mattino e mi dirigo in presidio, dove la notte del sabato riserva sempre sorprese.

I discorsi fatti sul tardi sono poi sempre i più deliranti, spaziando dal femminismo all'emozione dell'alba agli anni 70 (ne parla già in maniera delirante il giornale di Vicenza, perchè non possiamo farlo noi?! ); c'è una nebbia che non si vede a un palmo, chi si  alza da intorno al fuoco continua a inciampare con esiti esilaranti, tra le sedie, la legna, eccetera.

Il pomeriggio, per fortuna, c'è il sole.

Verso le quattro ci sono almeno duecento persone, arrivate per il momento di riflessione proposto dai parroci "dissidenti"della zona; tra canzoni, brani delVangelo e di attualità vediamo una Chiesa calatanel territorio e nelle problematiche quotidiane, che non si riconosce e non si accontenta nel generico " porgere l'altra guancia" chiesto dal vescovo.

Fa strano un momento del genere al presidio; quando i giornali ci efiniscono "gli irriducibili" fanno venire in mente persone accigliate, dure, travisate; non certo chitarre e canti "da messa".

La pluralità è una ricchezza che fa dialogare e che fa trovare nello stesso posto giovani e anziani, preti e atei, donne e uomini.

C'è chi già propone èer l'otto marzo una serata per le donne, vere anime di questo movimento, sempre in prima fila con striscioni e pentole.

C'è anche l'arciragazzi che trucca i bambini, è carnevale.

Sul telefono del presidio, intanto, arriva un messaggio dai ciclisti arrivati a casa di Prodi, che nonostante il grosso schieramento di polizia sono riusciti a mettergli una lettera nella cassetta della posta.

 

Marina arriva dall ValSusa, dove c' èstato un incontro con tutti i comitati; ci hanno inviato moltissimi viveri, tra cui l'amato Gine P, liquore locale gradito ai presidianti. 

Da Bergamo ci arrivano notizie di striscioni contro il Dal molin in tutta la città.

Mirco arriva alcune ore dopo, ha partecipato anche lui alla biciclettata che ieri è partita dal presidio e oggi è approdata a Bologna. Ci racconta dei paesaggi che ha visto; della pioggia, dell'ospitalità in ostello, dell'arrivo a Bologna e del fatto che, se non fosse nato questo movimento, difficilmente avrebbe fatto tanti chilometri su due ruote.

il suo racconto è inframezzato dall'arrivo continuo di gente di tutte le età che ha mille domande da porre: dove sono i volantini? e i manifesti? le bandiere sono finite? com'è andato l'incontro di Carta ai Chiostri?

Già, pomeriggio c'era anche l'incontro organizzato da Carta sul tema della partecipazione; Pierluigi Sullo era venuto a trovarci poco prima, mentre ieri erano passati anche quelli di Ballarò.

Verso le sette di sera ci cuciniamo una pasta, mettiamo il puk nel telefono del  presidio  che qualcuno aveva bloccato e scriviamo i cartelloni informativi per la settimana.

martedì, sit-in alla Ederle, con il teatro di strada della compagnia "Teatro Continuo", dalle 20.30;

mercoledì, assemblea per il diciassette per dividersi i compiti e i volantinaggi; ci sono già a disposizione fogli con i diversi gruppi di lavoro.

venerdì si inzia il montaggio palco, dalla mattina in Campo Marzio. Sabato il corteo. Sarà una settimana faticosa, ma ha già il sapore del futuro.

Che, ovviamente, è nelle nostre mani. 

 

This entry was posted in Generale. Bookmark the permalink.