Ultim’ora: il governo ha firmato la cessione scritta della base.

Oggi presso alla Ederle c'è stato il media day, che garantiva grosse novità rispetto al Dal Molin. Sabato scorso con la visita di Bush a Roma il governo aveva taciuto sulla questione base di Vicenza, promettendo solo la nomina di un commissario governativo che si sarebbe occupato di seguire la vicenda.

AVEVANO FIRMATO LA CESSIONE GIA' A MAGGIO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ecco le novità che ci arrivano da oggi e fanno veramente incazzare:

L'ambasciatore Spogli: «Ricevuto dal governo italiano l'avallo scritto»

Base Usa di Vicenza, al via «la fase attuativa»
«Il presidente del Consiglio ne ha dato ulteriore conferma durante la visita di Bush lo scorso 9 giugno»

VICENZA – «Gli Stati Uniti hanno ricevuto da parte dell'attuale governo italiano l'avallo scritto che autorizza il progetto per la base Usa Dal Molin: ora inizia la parte attuativa del progetto». Lo ha reso noto l'ambasciatore americano in Italia, Ronald Spogli, una nota distribuita ai giornalisti a Vicenza poco prima dell'inizio di una conferenza stampa prevista all'interno della caserma Ederle. «L'approvazione dell'Italia al progetto sul Dal Molin, già espressa dal precedente governo italiano, è stata ribadita dal presidente del Consiglio Prodi a gennaio e a maggio di quest'anno. Il presidente del Consiglio ne ha poi dato ulteriore conferma durante il suo incontro con il presidente Bush il 9 giugno a Roma», si legge ancora nella nota.
PRODI NON VA A PADOVA – «Dopo poche ore dall'annuncio della nostra presenza, il presidente del Consiglio ha declinato l'invito padovano». Così il Presidio permanente contro la base Usa di Vicenza "No Dal Molin" ha commentato l'annullamento della visita di Prodi a Padova, prevista per venerdì, in quanto impegnato al tavolo con le parti sociali sul Dpef. «È una coincidenza sospetta, che l'ha salvato dal baccano delle nostre pentole», ha proseguito il Presidio. «Cosa potrebbe rispondere Prodi a chi gli chiede conto dell'aver autorizzato la costruzione di 21 depositi per materiali nucleari, biologici e chimici a 1.500 metri dal centro della città?».
14 giugno 2007
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Ronald Spogli ha ricordato come il premier Prodi abbia anche recentemente
confermato agli Stati Uniti l'avallo al progetto per la base Dal Molin

Base Vicenza, l'ambasciatore Usa
"Ora inizia la fase attuativa"

Ma intanto il Presidio cittadino critica il forfait del presidente del Consiglio
"Ha declinato l'invito a Padova per evitarci, ma noi continueremo la nostra lotta" 

VICENZA – "Gli Stati Uniti hanno ricevuto da parte dell'attuale governo italiano l'avallo scritto che autorizza il progetto per la base Usa Dal Molin: ora inizia la parte attuativa del progetto". E' quanto indica l'ambasciatore americano in Italia Ronald Spogli in una nota distribuita ai giornalisti a Vicenza poco prima dell'inizio di una conferenza stampa prevista all'interno della caserma Ederle.

"L'approvazione dell'Italia al progetto sul Dal Molin, già espressa dal precedente governo italiano – ha aggiunto Spogli – è stata ribadita dal presidente del Consiglio Prodi a gennaio e a maggio di quest'anno. Il presidente del Consiglio ne ha poi dato ulteriore conferma durante il suo incontro con il presidente Bush il 9 giugno a Roma".

Di contro il Presidio permanente contro la base Usa di Vicenza sottolinea il forfait di Romano Prodi, che ha annullato la sua visita di domani a Padova perché impegnato al tavolo con le parti sociali sul Dpef. "Dopo poche ore dall'annuncio della nostra presenza, il Presidente del Consiglio ha declinato l'invito padovano. Una coincidenza sospetta, che l'ha salvato dal baccano delle nostre pentole", osserva un rappresentante del Presidio.

"A quanto pare il presidente del Consiglio ha pensato bene di evitare di avvicinarsi a Vicenza – continua il Presidio No Dal Molin -. E' evidente che Prodi non ha alcuna risposta da dare ai vicentini; del resto, cosa potrebbe rispondere a chi gli chiede conto dell'aver autorizzato la costruzione di 21 depositi per materiali nucleari, biologici e chimici a 1.500 metri dal centro della città berica? Ma Prodi non s'illuda, lui può anche restare alla larga dal Veneto, noi continueremo comunque la nostra lotta".

(14 giugno 2007)

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