Ieri senza tanto dare eccessivo risalto il Giornale di Vicenza ha riportato quello che dicevamo da un bel po' di tempo, ossia che i lavori in Via Sant'Antonino legati alle fibre ottiche erano senza autorizzazione. La polizia locale ha riportato il fatto che Aim ha svolto i lavori senza autorizzazione del Comune. Alla faccia della trasparenza e della legalità che tanto invocano a Palazzo Trissino.
Ecco tutto l'articolo:
Dal Molin. Un documento della polizia locale conferma: manca l’autorizzazione del Comune alla posa delle fibre ottiche verso l’aeroporto
S. Antonino: scavi Aim senza permesso
di Gian Maria Maselli
C’è un documento ufficiale che conferma che Aim sta eseguendo i lavori di scavo e posa della fibra ottica in via S. Antonino senza che il Comune li abbia autorizzati. Non solo: quei cavi in fibra ottica da posare sono davvero destinati al futuro Dal Molin americano? Parrebbe proprio di sì, stante sempre al documento, targato polizia locale di Vicenza, che è giunto in possesso anche dei rappresentanti del presidio permanente No Dal Molin.
La lettera, datata 22 marzo scorso e firmata dal comandante Cristiano Rosini, è indirizzata all’assessore alla sicurezza Valerio Sorrentino, all’assessore alla mobilità Claudio Cicero e a Marco Bonafede, presidente della Circoscrizione 5.
«Questa carta dei vigili urbani l’abbiamo già passata agli avvocati perché qui si prefigurano risvolti penali a carico di Comune e Aim. C’è infatti scritto che in base ai controlli dell’ufficio edilizia della polizia locale, Aim sta eseguendo i lavori di scavo e posa dei cavi in fibra ottica davanti al Dal Molin senza autorizzazioni da parte degli uffici tecnici del Comune», commentano al presidio anti-Dal Molin.
La nota questione della posa dei cavidotti per il passaggio di fibre ottiche della società europea di telecomunicazioni Interoute davanti all’aeroporto Dal Molin (il “dubbio” è se siano destinati al futuro insediamento militare) si arricchisce dunque di una nuova puntata.
La lettera del comandante Rosini in qualche modo mette a nudo una procedura irregolare e quindi mette in difficoltà Aim e il suo proprietario, il Comune appunto. Anche perché il documento fa esplicito riferimento al Dal Molin. «A seguito di segnalazioni giunte al comando, abbiamo eseguito un sopralluogo constatando che la ditta Aim spa stava effettuando scavi finalizzati alla posa e predisposizione dei nuovi cavidotti a fibra ottica, come da contratto relativo all’allacciamento “Interoute 6 – Dal Molin Sant’Antonino” – riporta la lettera – in assenza di autorizzazione/concessione da parte dell’ente proprietario di via Sant’Antonino, vale a dire il Comune di Vicenza. Si precisa che per effettuare i lavori di cui sopra era necessaria la concessione, così come previsto dall’articolo 21 del Codice della strada e ribadito dalla deliberazione comunale del giugno 2001, che prevede che i lavori di Aim relativi a scavo e ripristino devono ottenere la concessione del competente settore del Comune».
Fin qui la situazione una decina di giorni fa, così come l’hanno fotografata i vigili urbani. Nel frattempo le irregolarità sono state sanate?
Claudio Cicero, assessore deputato a rilasciare le autorizzazioni relative agli scavi che modificano la circolazione come nel caso di via Sant’Antonino, mette le mani avanti: «Credo che sia stato tutto risolto, ma devo fare verifiche perché non me ne sono occupato personalmente. Chiederò ai miei uffici di controllare».
Al presidio, finito nel mirino del Comune per presunte irregolarità amministrative e mancate autorizzazioni, Olol Jackson commenta: «Qui si parla di scavi abusivi. Cosa si dovrebbe fare ora? Sgomberare il Comune per irregolarità? Lo chiediamo a chi preferisce parlare delle irregolarità burocratiche del tendone del presidio di Ponte del Marchese».