Dentro al nostro cementificato nordest, il presidio in Lobia diventa un posto a misura d'uomo, dove ognuno può venire a riprendersi il suo tempo.
Domenica, giornata di sole, questo lo si nota in maniera particolare.
Arrivano i bambini per giocare con il paracadute di arciragazzi e bere una cioccolata calda; i genitori per leggere tranquillamente i giornali e informarsi sulle prossime iniziativa; nel campo di fianco arriva un gregge di pecore. I bambini le guardano affascinati, magari qualcuno di loro difficilmente le ha viste prima, se non nelle fattorie didattiche.
Nel frattempo, ci prepariamo per domani. Domani arriverà il container che ospiterà Radio No Dal Molin, ci sarà da fare; alle tre e mezza arriveranno anche i parlamentari per il No. Discutiamo di cosa chiedergli e come accoglierli; decidiamo per uno striscione: "Non abbiamo governi amici". Che sia chiaro quindi che non stiamo chiedendo loro di salvarci, ma bensì di sapere cosa possono mettere in campo e fino a dove si vogliono spendere per questa battaglia.
La sera, si parla di disarmo con Turi Vaccaro e Alfonso Navarra, del comitato nazionale per il disarmo atomico; raccontano di Comiso, una storia che è lontana da qui 25 anni e un'intera penisola.
Alfonso parla di "momenti magici": quelli in cui una popolazione si ferma, dice basta e inizia a mettere in campo la propria creatività per resistere. Loro hanno fatto veramente di tutto. Dallo stendersi per terra davanti ai camion che portavano le testate nucleari, a comprare i terreni attorno alla base, entrare nella base di Comiso, Una campagna nazionale di obiezione fiscale…
Si parlava di guerra fredda; altri assetti mondiali, ma situazioni non così immutate, datoche a quanto pare i depositi qui nel Veneto ci sono ancora. Una nostra lettrice, colpita da quello che è stato raccontato a tal proposito, ci ha inoltrato una serie di link che pubblico qui di fianco perchè mi sembrano interessanti.
"Sono stata all'incontro di ieri 28.2…
ho cercato di vedere con questa ricerca in rete se c'era qualche informazione più precisa riguardo alla presenza di armi nucleari, in particolar modo a Longare, ma da quello che ho capito sembra che qui ormai non ce ne sono… 'Base di Longare, già sito atomico e ora sede di una scuola di guerra.'
NO Dal Molin…NO Ederle
ciao, paola
NUCLEAR BOMBS
http://www.fisicamente.net/index-212.htm
ITALY * Aviano AB (U.S. base) (20 B61 gravity bombs)
Comiso AS Sicily
· Ghedi-Torre AB (10 B61 gravity bombs) Brescia
· La Maddalena (Submarine Refit and Training Group) Sardinia
· "Site Pluto" (main nuclear weapons storage site for U.S. Army units in Italy) Longare
http://www.brook.edu/FP/PROJECTS/NUCWCOST/BASESIZE.HTM 2002
NRDC: U.S. Nuclear Weapons in Europe – Appendices (pdf) 2005
[http://www.nukestrat.com/pubs/EuroBombs.pdf 26 febb 2006]
http://www.globalsecurity.org/military/facility/aviano.htm
http://www.globalsecurity.org/military/facility/vicenza.htm"
Turi, invece, racconta la sua storia, che è una storia di coraggio oltre ogni limite. Guidato dalla parola del profeta Isaia, "trasformerete le vostre armi in aratri", Turi appartiene ad un gruppo che fa azioni dirette contro gli apparecchi per la guerra.
Con una mazza trovata ad Assisi, ha distrutto, nella notte di San Lorenzo 2005, anniversario della bomba atomica e notte della realizzazione dei propri sogni, due cabine di comando di due F16, in una base olandese. Si è ben accertato di aver messo fuori uso il comando di sgancio delle bombe. Ha poi atteso di essere arrestato, per far conoscere al mondo il suo gesto e spiegare il perchè.
Al momento ha appena scontato alcuni mesi di carcere e gli attende un altro anno.
Per chi lo vuole vedere, però, in questi giorni è al presidio. Forse non vi parlerà: sta facendo sciopero della parola, il suo modo di protestare contro il Dal Molin.