Oggi sono venuti a farci vista alcuni dei 120 parlamentari del No.
Come promesso, sulla parete del presidio campeggiava uno striscione: "Non abbiamo governi amici".
Il giornale di icenza sostiene che i parlamentari, venendo al presidio, si sono recati dagli irriducibili.
Eh, già.
E così ora chi non vuole la NUOVA base (non è un allargamento! ricordiamocelo…) è già un irriducibile. La settimana prossima diventera quindi un violento, in concomitanza con l'apertura che sicuramente ci sarà, della campagna anti 17 febbraio….
riporto dal giornale di Vicenza:
"È stato compiuto un atto di delegittimazione nei confronti dei cittadini e di noi parlamentari – attacca subito la deputata vicentina ulivista Laura Fincato – perché questo progetto non fa parte del programma dell’Unione. Non ci è piaciuto questo diktat di Prodi, che denunciamo perché è una violenza per questa città. Al governo chiederemo trasparenza e chiarezza, ma soprattutto una cosa: vengano a Vicenza a spiegare perché hanno cambiato posizione. A noi avevano detto che non c’erano accordi formali, che c’era tempo per ascoltare la comunità, che per noi significa solo referendum. Siamo stati delegittimati e traditi dal nostro governo, che ora pretendo dica la verità».
Con la Fincato ci sono anche i colleghi Lalla Trupia dei Democratici di sinistra, Jacopo Venier dei Comunisti italiani, Paolo Cacciari, Tiziana Valpiana e Gino Sperandio di Rifondazione comunista, Luana Zanella dei Verdi. Sono un po’ meno dei 120 parlamentari che hanno costituito il comitato del No, ma sono comunque supportati da amministratori locali, come il vicepresidente del consiglio regionale veneto Achille Variati della Margherita".
Non hanno grandi promesse o proposte da fare, e si che sono 120. potrebbero spostare la nazione, volendo. Mah. questa sinistra che sembra stare all'opposizione e poi invece è al governo non convince per niente.
Per il resto poi c'è Variati, ex sindaco, che chiede di resistere almeno un anno, fino alle comunali. Puzza molto da campagna elettorale…
Per il resto, io all'incontro non c'ero per cui se qualcuno velesse raccontare meglio di me com'è andata, libero di farlo.
Ai chiostri di S. Corona, dove i parlamentari poi si trasferiscono, non si riesce neanche ad entrare da quanta gente c'è, tanto che viene creata frettolosamente anche un'assemblea esterna.
La sera al presidio si parla di sabato, del convegno, dei relatori che arrivano. Domani c'è assemblea del presidio alle nove, ci sono varie scadenze e temi da lanciare.
Facciamo mattina parlando con gli adulti presenti del rapporto tra genitori e figli, del figlio che prende la patente e ti sfascia la macchina; del genitore che mette in castigo, del figlio che non rispetta gli orari. intorno silenzio. Ogni tanto un muggito dalla fattoria vicina e i lampeggianti di una volante.