ieri sera verso le 8 c’era già molto fermento in presidio. Domenica pomeriggio durante un’assemblea straordinaria erano stati decisi i blocchi. Alle 9 il tendone è strapieno di gente, si danno le ultime indicazioni, ci si divide in due gruppi numericamente eguali e si parte… Primo serpentone di macchine va in Viale Ferrarin, il secondo qualche minuto dopo in viale Sant’Antonino. Non facciamo nemmeno in tempo ad arrivare in Viale Sant’Antonino davanti all’ingresso dell’aereoporto civile che ci troviamo davanti già la polizia e i giornalisti, in più arriva la notizia che dall’altra parte è stato investito Francesco da una macchina impazzita di un militare italiano, che dopo aver rallentato, ha accellerato con la volontà di passare a tutti i costi, investendo chi si trovava davanti. Francesco viene portato all’ospedale dove si trova tutt’ora. Comunque tornando a Viale Sant’Antonino, dopo i primi minuti di ambientamento cominciamo a scaricare il furgone, disponiamo le panche, i tavoli, i bidoni per fare il fuoco e soprattutto cominciamo il montaggio del tendone. Mentre viene allestito il blocco, un gruppo per sicurezza va a mettere dei plinti di cemento davanti al cancello più avanti verso la fine della recinzione. Viale Ferrarin nel frattempo è bloccata. Non passa nessuno. All’inizio della via c’è un blocco di visibilità, mentre in fondo alla via a 100 metri dall’ingresso della base viene allestito il secondo blocco con gazebi, strutture, bidoni, panche,etc. I nostri "gruppi di contatto" vanno a spiegare le nostre intenzioni ai funzionari di polizia. A noi interessa bloccare la bonifica, non bloccare del tutto il funzionamento dell’aeroporto civile e della base militare italiana. Quindi i militari italiani che sono dentro li facciamo uscire. Per chi deve entrare prima vogliamo avere garanzie che non siano operai della bonifica e dopo casomai possono entrare. Verso l’una di notte la situazione si stabilizza, si capisce che nella notte non avverrà uno sgombero se da Viale Ferrarin la mattina seguente dalle 7 alle 8 sarebbe stato garantito l’accesso ai dipendenti militari e civili della base militare italiana. Il questore mette la sua parola d’onore che prima delle 8 non sarebbero entrati operai della bonifica. Dopo le assemblee dei due blocchi si decide di far passare fino alle 8 i dipendenti militari e civili, lasciando libera una sola careggiata in modo tale da controllare che non ci siano brutti scherzi. Dalle 8 di mattina in poi però sarebbe potuto succedere di tutto. Così intanto ci si appresta a passare la notte, i bidoni col fuoco diventano i poli attrattivi, c’è chi crea un "letto" con dei bancali, materassini, coperte e sacchi a pelo. E’ il tentativo di dormire un po’ resistendo al freddo. Stesso discorso in Viale Ferrarin, c’è chi addiritura dorme sotto uno strato di foglie per star comodo. In Viale Sant’Antonino all’alba succede il miracolo: arrivano un vassoio di brioches e i primi thermos di caffè e thè caldo. Nemmeno nei primi tempi del presidio non sono mai arrivate così tante brioches!! Infatti in tutta la mattinata saranno arrivati 4 o 5 vassoi o sacchetti!! Verso le 8 comincia il continuo scambio d’informazioni con il blocco di Viale Ferrarin, tutta la polizia e i carabinieri si dirigono là. Sembra che il questore voglia effettuare lo sgombero, il blocco riunito in assemblea decide di respingere l’ultimatum "a breve dovete andarvene", affermando di voler mantenere il blocco almeno fino a venerdì. Questa cosa sblocca la situazione, la situazione si tranquilizza e così col passare dei minuti si capisce che otteniamo la prima vittoria: la bonifica oggi non si fa! I lavori sono stati bloccati! In Viale Sant’Antonino ci si dà alla lettura dei quotidiani, c’è chi prova a prendere un po’ di sole. Il clima di rilassa e quindi si comincia già a pensare al pranzo. Tra pane, polpette, pizze e spaghetti i nostri stomachi vengono accontentati per bene. Nel pomeriggio chi ha fatto la notte e la mattina prova a dormicchiare, chi gioca a carte, chi va a casa, anche perchè nel frattempo è arrivato il cambio. Stasera assemblea straordinaria e domani andiamo avanti con i blocchi.
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