Il weekend appena passato è stato talmente intenso e senza pause che solo ora è possibile raccontare un po' le giornate di venerdì, sabato e domenica. Beh, partiamo da venerdì… Giornata dedicata al blocco della caserma Ederle con appuntamento alle 14 alla rotatoria di Viale Aldo Moro e poi contestazione all'arrivo di Rutelli al teatro Olimpico con la conferenza di Zanotelli in Piazza Matteotti. Verso le 1 dopo il pranzo e lettura quotidiani,si prepara il carosello di macchine e biciclette che dal campeggio è diretto direzione Viale Aldo Moro. Verso le 2 e mezza con l'arrivo dei furgoni si è pronti per partire. Un migliaio abbondante di persone partono in corteo lungo viale Aldo Moro. Quando cominciamo a costeggiare la rete verde della Caserma Ederle entrano in azione le prime squadre degli operai dell'AltroComune, che decidono di abbellire la monotona rete verde con degli stencil "No War" e "No Dal Molin". I cartelli gialli "Zona militare divieto di accesso sorveglianza armata" stimolano la fantasia dei nostri operai ed improvvisamente si trasformano in "Zona Mare Divieto di Cesso" o più semplicemente "Zona Cesso". Nel frattempo si arriva al primo ingresso di Viale Aldo Moro e gli operai, anzi le operaie dell'altrocomune prima chiudono con rete da cantiere la strada e iniziano a lavorare. Vengono appoggiate per terra dei blocchi di cementi riempiti di cemento a presa rapida. Il primo ingresso viene così simbolicamente bloccato. Stesso discorso poi tocca all'altro ingresso di Viale Aldo Moro. L'altro cancello di Viale Aldo Moro viene lasciato libero per permettere a chi è dentro di abbandonare una volta per tutte questa base. Il corteo procede ed entra in Viale della Pace, costeggia la caserma fino ad arrivare allo storico ingresso di Viale della Pace. Anche qui in azione gli operai dell'altrocomune che hanno chiuso con rete da cantiere tutto l'ingresso, appoggiato blocchi di cemento e gettato per terra un bel po' di vernice rossa tanto per ricordare cosa fanno i militari americani in giro per il mondo. Il corteo torna poi in fretta fino al parcheggio della Cooperativa Insieme perchè c'è da correre in Piazza Matteotti, dove alle 17.30 prenderà la parola Alex Zanotelli. Questo evento inizialmente previsto al campeggio viene spostato in piazza perchè al teatro Olimpico si dovevano svolgere gli oscar del teatro italiano con la presenza di Rutelli, in quanto ministro dei beni culturali. E' già la seconda volta che viene, l'anno scorso non essendosi ancora espresso il governo, è stato accolto da una forte delegazione di No Dal Molin per spiegare le ragioni del No. Un anno dopo Rutelli è un ospite indesiderato perchè fa parte di un "governo luamaro". Prima di Rutelli comunque Zanotelli conquista una piazza Matteotti stracolma, che in silenzio ascolta le sue parole. La zona dell'entrata del teatro olimpico conquista poi l'attenzione di tutti quando cominciano ad arrivare i primi ospiti della serata a mo' di sfilata e passerella. Questo non viene gradito dalle persone in piazza che accalcate in attesa dell'arrivo di Rutelli urlano vergogna a tutti quelli che passano. E' una bolgia, pentole, fischi, cori, urla di tutto viene indirizzato a chi passa e poco importa se sono o meno facce conosciute. Il top ovviamente si ha quando arrivano le macchine della scorta di Rutelli quando ognuno tira fuori la propria rabbia ed indignazione. Scena magica: un camion dei pompieri con molta fatica deve entrare dentro il giardino del teatro Olimpico. Quando entra nella zona transennata parte uno spontaneo coro "Rispettiamo solo i pompieri"!!
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