In questi giorni a Trieste si sta svolgendo il G8-Unesco sullo sviluppo sostenbile, un meeting internazionale di tre giorni dedicato ai temi dell'ambiente, della ricerca e delle forme di sviluppo sostenibile. E' curioso come gli stessi responsabili dell'inquinamento terrestre e delle varie devastazioni ambientali poi siano gli stessi a discutere di sviluppo sostenbile. E' chiaro come sotto la definizione di "sviluppo sostenbile" si nasconda invece la teoria del progresso. Tra gli organizzatori troviamo la regione Friuli Venezia Giulia con Illy in primis, che sta portando avanti progetti devastanti, tra cui Tav, rigassificatori, autostrade, pedemontane. Di fronte a tutto ciò si sono costituiti numerosi comitati di cittadini che si stanno battendo per la difesa dei beni comuni e del territorio ed è attorno a queste parole d'ordine che lanciano una manifestazione per sabato 12 maggio a Trieste allre ore 15 dal piazzale della Stazione Fs.Come Presidio Permanente saremo presenti a Trieste per esprimere la nostra solidarietà a questi comitati, che seppur lottano per obiettivi diversi, parlano la nostra stessa lingua e portano avanti rivendicazioni uguali alle nostre, ossia la difesa dei beni comuni, la democrazia, ossia essere ascoltati quando vanno prese decisioni importanti riguardo il futuro, il rifiuto della devastazione del territorio.
Ecco di seguito il testo dell'appello che lancia la manifestazione:
Dalle sponde del Tagliamento al litorale carsico, dalla Carnia alla Bassa Friulana, centinaia di persone si incontrano per discutere dei problemi comuni , dall’inquinamento alla viabilità, dalla qualità della vita fino alla riconversione delle servitù militari, ovunque si formano comitati, gruppi e associazioni che si battono per una diversa idea di sviluppo e per la difesa degli spazi e dei beni comuni. L’allargamento quantitativo che i comitati hanno avuto in questo ultimi 2 anni, sono conseguenti alla carente rappresentanza di chi ci governa.
Sviluppo significa progresso.
A quale progresso ci porterà un presidente di Regione come Riccardo illy ?
Illy è sorretto nel suo operato da una personalissima definizione di democrazia che ha prodigalmente illustrato nella recente intervista apparsa sul magazine del Corriere della Sera , egli si è circondato da assessori come Sonego e Moretton e si avvale di una giunta prona e connivente. Con questa compagnia sta procedendo , a colpi di mannaia, verso lo sfruttamento selvaggio delle risorse naturali e verso la distruzione del tessuto sociale Regionale, Illy è un presidente che governa la Regione FVG con il pugno di ferro.
La giunta Regionale insieme ai poteri forti dell’economia e della finanza stanno pianificando la lenta e inesorabile distruzione ambientale e sociale di questo piccolo e verde angolo d’Europa chiamata Friuli-VeneziaGiulia, trasformando questa Regione in un corridoio di transito ( merci , energia, capitali … ) ma , come si sa , nei corridoi non dovrebbe abitare nessuno.
Sarà questo il motivo per cui da destra a sinistra si rivendica per Illy un posto da ministro ?
Sarà per questo che nel suo libro dal titolo terrificante " La rana cinese " ( Illy si avvale della matafora di una rana gettata viva nell’ acqua bollente ) egli si propone , fra le righe , come futuro capo di governo con il beneplacito di Luca de Montezemolo che ne cura l’introduzione ?
I cittadini si sentono minacciati da una ideologia autoritaria , arrogante e " sviluppista " che risulta trasversale agli schieramenti politici, ai partiti e a una gran parte del sindacato.
Le grandi manifestazioni contro le logiche di guerra, le lotte e le conquiste dei Lucani contro le scorie nucleari, dei Valsusini contro la TAV, dei Vicentini che bloccano gli USA, centinaia di battaglie dei comitati spontanei contro le antenne, sono una dimostrazione che ribellarsi è giusto ed è possibile.
Pensiamo sia il grande senso dell’humor del fato e della storia che porterà la città di Trieste ad ospitare il summit "g8-sviluppo sostenibile", il 10-11-12 maggio prossimi, promosso dal Ministero degli Esteri, dall’Unesco (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura) e infine dall’Ictp (centro internazionale di fisica teorica, con sede proprio a Trieste).
Si ritroveranno a parlare dell’emergenza climatica, della scarsità delle risorse, della futura crisi energetica e di come risolvere i problemi del nostro pianeta. Loro hanno la verità in tasca.
La loro verità la raccontano attraverso slogan triti , ad esempio : "sviluppo sostenibile". "Sviluppo sostenibile " in bocca a industriali , ministri e rappresentanti di organismi ransnazionali si trasforma in " neo lingua ", si dice " sviluppo sostenibile" per dire privatizzazione della ricerca , della conoscenza e dei beni primari , si dice " sviluppo sostenibile " perchè anche i cambiamenti climatici possono divenire " affari ".
Nella " neo lingua " di lor signori dire : " sviluppo sostenibile " è come dire " guerra umanitaria " o " difesa attiva "o " esportiamo la democrazia " !
E’ grottesco pensare che coloro che hanno ridotto il pianeta in queste condizioni possano essere gli stessi che ne risolvono i mali.
Crediamo che non sia possibile far passare l’idea che a risolvere i problemi del pianeta siano proprio coloro che sono fra i principali responsabili degli stessi, ovvero i ministri e gli industriali che abbiamo assistito in questi anni alla svendita di tutto ciò che era bene comune , perciò patrimonio pubblico : la privatizzazione dell’acqua, delle conoscenze e dell’energia, la svendita e lo smantellamento dei servizi pubblici sanità , istruzione ricerca.
Lo scempio dei territori attraverso la realizzazione di opere faraoniche, inquinanti e inutili .
Non è possibile che di sviluppo sostenibile ci venga a parlare il presidente degli industriali Montezemolo, non è possibile che lo facciano quei ministri che fanno parte di governi che mandano le truppe in giro per il pianeta a fare la guerra per il controllo delle risorse naturali.
Ci rivolgiamo quindi a tutti i movimenti, i comitati e le associazioni informali, che in questa Regione in questi anni hanno praticato la difesa dei beni comuni, del territorio, contro le devastazioni ambientali e l’inquinamento, contro la svendita del patrimonio pubblico ai gruppi privati, contro l’idea stessa che questo modello di sviluppo sia in qualche maniera "sostenibile", per costruire per sabato 12 maggio una grande manifestazione a Trieste, per costruire un fronte unico di opposizione alle politiche della giunta Regionale e per affermare che la terra non è in vendita, per affermare che vanno cercate altre strade di fronte allo scempio ecologico, alla guerra infinita, allo sfruttamento senza fine dei beni comuni e delle risorse e degli uomini e le donne che popolano la nostra Regione e il pianeta.
Rete dei Comitati e dei Movimenti contro lo Sviluppo Insostenibile