….e adesso cominciamo a levarci qualche soddisfazione

CONSIGLIERE COMUNALE FRANCA EQUIZI

 ALL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALEAl SIG. SINDACO DEL COMUNE DI VICENZAAL SEGRETARIO COMUNALE

DOMANDA DI ATTUALITA’

Vicenza, 17 febbraio 2007OGGETTO: articolo odierno de Il Gazzettino dal titolo: “IL SINDACO «Temo una seconda Genova, saranno in 80mila»Premesso che nell’articolo si legge:«Spero non sia una nuova Genova e perché ciò non accada bisogna essere preparati e pronti a bloccare eventuali infiltrazioni». A dirlo è il sindaco Enrico Hullweck che ieri, alla vigilia della manifestazione contro l'ampliamento della base americana, non ha nascosto la sua preoccupazione. E che, da una Sala degli Stucchi mai così gremita di giornalisti e telecamere, ha spiegato: «I manifestanti che arriveranno in città dovrebbero essere 80mila e abbiamo notizia di gruppetti di persone, provenienti dall'estero, che vogliono essere presenti». Due giorni fa era stato il ministro degli Interni Giuliano Amato a mettere in guardia su possibili infiltrazioni di personaggi turbolenti e analoghi sono i timori del primo cittadino. «Credo che i cittadini siano se non spaventati quanto meno preoccupati», prosegue Hullweck. «Non dimentichiamoci che basta una partita di calcio per provocare conseguenze drammatiche ed immaginiamoci cosa può succedere quando una massa enorme di persone viene da fuori città per ragioni politiche». Da qui l'appello ai vicentini. «Chi vuole manifestare lo faccia ma sia prudente ed eviti le provocazioni. Il mio invito parte dal presupposto che qualunque posizione ideologica è accettabile ma deve essere espressa senza cedere alla violenza». Per Vicenza quella di oggi sarà la seconda manifestazione anti Dal Molin dopo quella, decisamente meno numerosa, dello scorso 2 dicembre. Con una differenza. «All'epoca», ricorda Hullweck, «l'esecutivo non aveva ancora detto un sì od un no all'ampliamento e quella mobilitazione aveva un significato forte perché avrebbe potuto influire sulla decisione. Oggi, invece, quella decisione è stata presa e non c'è dubbio alcuno che il corteo sarà contro il governo". Perché "nessuno può pensare che la base l'abbia voluta il sindaco di Vicenza e chi attacca questa amministrazione mettendola sullo stesso piano del governo è un ignorante perché dimostra di non conoscere la legge: le autorità locali, infatti, non hanno alcun potere decisionale su questo tipo di materia».” Tutto ciò premesso si chiede al sindaco:

  1. se si è reso conto che la manifestazione era sia contro il governo sia contro questa amministrazione;
  2. se,  dopo che migliaia  di suoi concittadini sono scesi in piazza per contestare sia questa amministrazione sia il governo, si senta un occupante abusivo di Palazzo Trissino non godendo più della fiducia della maggioranza dei cittadini;
  3. se, dopo lo smacco subito,   sia intenzionato o meglio senta il dovere di rassegnare le dimissioni proprio perché sfiduciato dai suoi cittadini;
  4. se non abbia voluto il referendum proprio perché cosciente, come per altro ha lui stesso dichiarato alla stampa, che i vicentini non vogliono la nuova base USA;
  5. se non voleva la base, perché ha proposto come primo firmatario e votato favorevolmente, insieme con BAGNARA, BORO’, COPPOLA, DAL LAGO MANUELA, DAL LAGO ORNELLA, DAL SANTO, DORI, FURLAN, GALLA, LUCIFORA, MASCOTTO, MILANI, NANI, PELLIZZARI, PORELLI, ROSSI, RUCCO, SANDOLI, SARRACCO E TAPPARELLO,  il famigerato ordine del giorno del 26/10/2006 che esprimeva parere favorevole al nuovo insediamento USA;
  6. se, come dichiara  “le autorità locali non hanno alcun potere decisionale su questo tipo di materia” perché la Regione Veneto ha chiesto, in data 05/04/2006 proprio al sindaco,  un parere urbanistico sul progetto;
  7. perché alla riunione del COMIPA ha sconfessato il parere tecnico negativo espresso dall’ing. Pasini alla richiesta menzionata al punto precedente;
  8. se concordi che compito di un sindaco sia quello di ascoltare i propri cittadini e non essere servo dei potentucoli locali (interessati solo al proprio tornaconto personale  a scapito del bene della città) e dei politici nazionali;
  9. se il sindaco, considerato che il suo amico nonché testimone di nozze Berlusconi considera antiamericani i contrari alla nuova base di Vicenza, proporrà al capo di Forza Italia di cedere la tenuta di Arcore agli USA, ovviamente in sostituzione del Dal Molin, permettendoli di dimostrare con in fatti la sua amicizia con il governo Bush;

     Ringraziando per l’attenzione porgo distinti saluti.                                                                          

This entry was posted in Generale. Bookmark the permalink.