Teatro Continuo durante il sit-in

Spignatttae fischi e rumore si alterneranno martedì sera a questo bellissmo spettacolo, "Tempi Cruciali", della compagnia Teatro Continuo:

TEMPI CRUCIALI il teatro negli spazi sociali
 Abbiamo da poco iniziato a camminare nel terzo millennio e lo scenario mondiale si presenta  caratterizzato globalmente dalla presenza diffusa di "guerre". La guerra spiazza, disorienta,  sposta le coordinate del vivere sociale e civile: in guerra si può uccidere (colpevoli e innocenti), in guerra si può distruggere (obiettivi pericolosi e innocui), in guerra ci si appropria di cose altrui, si priva l'uomo della libertà, si potenzia il concetto di nemico; in questo modo la guerra snatura  l'uomo e legittima ciò che è avverso alla vita.  Lo spettacolo è l'ultimo atto del progetto omonimo,che, nato nel 2004, si è proposto di costruire  partecipazione collettiva attorno al tema della guerra e una riflessione sulla dicotomia tra la guerra vissuta come realtà virtuale e la sua drammatica realtà. Con un percorso di circa dieci appuntamenti teatrali realizzati di settimana in settimana e  rappresentati di giorno, all'improvviso, inizialmente nelle piazze e vie delle città di Padova, nei  momenti della vita quotidiana e successivamente anche all'interno di conferenze e convegni,  Teatrocontinuo ha alimentato il dibattito culturale attorno ai temi scottanti dell'attualità.  Declinare nella modernità di oggi il termine "guerra" significa attraversarne anche le molteplici  forme: il lavoro messo a punto spazia dai scenari di guerra espliciti, alla dimensione più sottile  e non dichiarata dell'immiserimento complessivo del pianeta, dal fenomeno migratorio, che non  è solo fuga da una realtà inaccettabile, alle politiche di saccheggio delle risorse del pianeta. Il risultato di questo processo si è concretizzato nello spettacolo "Tempi Cruciali", sei quadri teatrali  costruiti alla maniera del teatro brechtiano, che attraverso le immagini e le parole cercheranno di  toccare argomenti e situazioni in apparenza lontane l'una dall'altra, ma che ci portano a riflettere  e a collegarci a tutti i cittadini del mondo. Un caleidoscopio di suggestioni e stimoli che passano  dalla Palestina al Tibet, dalla Cecenia ai cittadini migranti o in fuga dalla loro terra e dalla loro vita  verso le nostre città, dall'Africa martoriata e affamata di milioni di persone, all'Argentina in lotta  per una vita dignitosa, dall'autodeterminazione delle comunità indigene alle lotte in Bolivia o nel  Sahara per opporsi alla privatizzazione selvaggia delle risorse, dal Brasile alle porte dell'Europa  con i Balcani, passando attraverso i teatri di guerra dell'Afghanistan, dell' Iraq.
  Scenario dello spettacolo  Scena 1 - GUERRE DICHIARATE Scena 2 - GUERRA ECONOMICA Scena 3 - GUERRA DELL'ESCLUSIONE Scena 4 - GUERRA D'OCCUPAZIONE Scena 5 - GUERRA DELLE RISORSE Scena 6 - LA GUERRA DEL PROGRESSO
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