Una persona su cui non siamo ancora riusciti a spendere due parole è Giorgio. Ha una bambina piccola che è italoamericana, e si oppone al progetto del Dal Molin per il futuro di sua figlia. L'abbiamo incontrato lungo il cammino, non era mai stato un attivista. Da quando Prodi ha dichiarato il si, sta facendo lo sciopero della fame. Dice che è il suo modo di opporsi, lui per natura così pacifico.
Molti si muovono affinchè il suo non diventi un gesto isolato e domenica rete lilliput organizza al presidio una riunione per il digiuno a staffetta. Ogni giorno, fino a Marzo, qualcuno digiunerà contro il progetto del Dal Molin.
Il presidio non si pone problemi di identità o di metodologia. Ogni forma di protesta qui è la benvenuta.
Nel pomeriggio alcuni di noi partecipano ad una riunione con alcuni esponenti del mondo cattolico (per capirci, quelli che hanno dato vita il mese scorso al partecipato convegno presso il Patronato); anche qui qualcosa vuole muoversi.
Tutti sono interessati al fatto che venerdì, da Roma, abbiamo lanciato un corteo internazionale a Vicenza per il 17 febbraio. Vogliono discutere su cosa possono mettere in campo.
Oggi dal baretto improvvisato non viene servito cibo, per rispetto verso chi digiuna. Tra l'altro si discute anche di lasciare i soldi che si sarebbero spesi per mangiare al presidio.
Per chi volesse inserirsi in quest'iniziativa, consiglio di contattare altravicenza su info@altravicenza.it, lasciando nome e numero di telefono, nonché la data in cui si sceglie di digiunare.
La sera, quindi, niente carnazza davanti al fuoco. Al massimo paninetti al formaggio alla brace…