L'altra notte due persone con scarsa mira hanno lanciato una molotov nel giardino dei vicini dei genitori di Bonafede, il presidente della circoscrizione 5 di laghetto, favorevole alla base. Subito si sono sprecati gli attestati di solidarietà da parte del mondo politico cittadino e numerosi attacchi da parte di An e della lega nei confronti del movimento No Dal Molin e in modo particolare contro il presidio. Quando però ad essere oggetto di un atto intimidatorio è un esponente del presidio, il famoso proiettile, nessun esponente del Comune, del centrodestra ha pensato bene di esprimere non dico solidarietà, ma perlomeno condanna per il fatto accaduto. Evidentemente per questi signori quando ad essere attaccato è un qualcosa legato al sì alla base, allora la cosa è grave, se invece viene attaccato qualcosa del no nessuno dice niente. Questo dimostra quanto vengano strumentalizzati questi episodi per attaccare il nostro presidio. Infatti si poteva leggere ieri sul Giornale di Vicenza le condanne del centrodestra vicentino: per Giorgio Conte di An "siamo passati a un livello
di allarme vero e proprio. Serve una mano più forte, si deve passare
dalla semplice prevenzione alla repressione. Di fronte ad atti
illegali, bisogna far sentire che lo Stato c’è". Per Stefani della lega questo è il "vero volto di chi si dice contro il Dal Molin". Altri ancora giudicano "terrorista" o "figlio di una cultura deliquente ed intollerante" quanto accaduto ai genitori di Bonafede. Noi come presidio ci siamo dissocciati da questo episodio anche se non c'era il bisogno di dirlo, perchè abbiamo sempre operato alla luce del sole. Abbiamo ribadito in un comunicato che questi gesti "hanno il solo interesse di far alzare il livello della tensione e colpire così il movimento che si batte contro la costruzione della nuova installazione militare
statunitense." Per il proiettile invece silenzio più totale. E' ora insomma che questi personaggi la smettano di usare qualsiasi pretesto per attaccarci, anche perchè comportandosi in questa maniera mostrano tutta la loro ipocrisia.
Il nostro comunicato a riguardo:
MOLOTOV, QUANTE FARNETICAZIONI
La fantasia di certi politicanti non ha limiti; tanto che,
come fanno il signor Stefani o il vicesindaco Sorrentino,
riescono a legare tra loro la mobilitazione di migliaia di
cittadini contro un opera devastante e gesti vili di chi,
evidentemente, ha il solo interesse di far alzare il livello
della tensione e colpire così il movimento che si batte
contro la costruzione della nuova installazione militare
statunitense.
Il signor Cattaneo, poi, dovrebbe imparare che quando non si
ha nulla di sensato da dire, la soluzione migliore è
mantenere il silenzio; le sue insinuazioni, secondo cui
all’interno del Presidio vi sarebbero schegge impazzite e
ragazzi ingestibili, fanno il gioco di chi ha come unico
scopo quello di alzare il livello della tensione in città.
Ci colpisce, tra l'altro, che, se tante parole vengono spese
quest'oggi per la molotov lanciata contro l'abitazione della
famiglia Bonafede, nessuno, dalle parti di Palazzo Trissino,
si sia preoccupato quando un proiettile è stato recapitato
ad una delle persone più rappresentative del movimento No
Dal Molin; evidentemente, per alcuni ci sono intimidazioni
accettabili ed altre inaccettabili. Per noi le intimidazioni
hanno tutte lo stesso volto: quello di chi vuol colpire un
movimento che ha saputo attraversare un’intera città.
Per quel che ci riguarda, continueremo il nostro percorso,
caratterizzato da sempre da iniziative trasparenti e
partecipate da tantissimi cittadini. Non abbiamo bisogno di
dire che certe azioni non ci appartengono: la nostra forza
sta nella trasversalità del movimento, non in atti
individuali che nulla hanno a che fare con la nostra
battaglia.
Presidio Permanente, Vicenza, 25 luglio 2007